Come scegliamo i nostri progetti
Le sfide ai nostri sistemi di welfare sono così grandi che solo la loro trasformazione radicale può permetterci di fare di più con meno, portando le nostre capacità a un livello superiore.
La vera innovazione, tuttavia, consiste nel creare qualcosa che prima non esisteva. Il primo passo della nostra metodologia è considerare gli impatti a lungo termine sulla società del processo di trasformazione che intendiamo realizzare con i nostri progetti e trovare i giusti KPI per misurarlo. Ciò consente un approccio più rapido e chiaro alla trasformazione. Successivamente lavoriamo per identificare i rischi e le opportunità a medio termine (conseguenze sui nostri stakeholder) dei nostri progetti e i KPI per misurarli e solo dopo questi due passaggi identifichiamo i risultati a breve termine e i KPI collegati.
Gli impatti di lungo periodo sono collegati agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU 2030. Una volta che l’obiettivo a lungo termine è chiaro, vogliamo scoprire quali passi possono portare da qui a lì.
Come sviluppiamo nuove soluzioni
Poiché i sistemi di welfare e i sistemi socio-economici in cui sono inseriti sono estremamente complessi, vogliamo assicurarci che le nuove soluzioni che sviluppiamo funzionino nel mondo reale e non abbiano conseguenze indesiderate. Ecco perché il nostro Open Lab collabora con ricercatori e organizzazioni dei settori coinvolti.
Abbiamo sviluppato una metodologia rigorosa di risoluzione dei problemi allineato con il metodo scientifico, che è il miglior modo che conosciamo per produrre conoscenze più affidabili su come funziona la realtà.
Dividiamo il nostro lavoro in quattro fasi, ciascuna delle quali corrisponde a una delle principali fasi della ricerca scientifica:
Conduciamo un’analisi approfondita del contesto per attingere alle conoscenza esplicite e tacite del problema e raccogliere intuizioni utili. Attraverso una meticolosa analisi documentale, approfondiamo le complessità del contesto, identificando potenziali sfide, opportunità e aree di miglioramento, effettuando un’analisi comparativa e di benchmarking, sistematizzando così la ricerca esistente.
Conduciamo inoltre sondaggi e interviste per ottenere feedback qualitativi direttamente da individui e organizzazioni coinvolti nei paesi target. Questo ci dà l’opportunità di costruire partnership e di assicurarci il supporto di potenziali partner.
Organizziamo quindi uno o più workshop di co-progettazione con una serie di potenziali partner, fino a quando non troviamo un’idea veramente buona.
Il risultato di questa fase è delineare il primo schizzo di una possibile soluzione: approccio strategico, meccanismo principale e partner principali.
Organizziamo una serie di workshop di co-progettazione con i partner, inclusi ricercatori e persone con esperienza nelle aree di interesse. Questo ambiente collaborativo favorisce discussioni interessanti e aiuta ad approfondire il problema. I workshop di co-progettazione sono infatti una piattaforma di dialogo aperto, che permette ai partecipanti di condividere le loro diverse prospettive e intuizioni.
Attraverso sessioni interattive e attività di brainstorming, miriamo a sfruttare l’esperienza collettiva e la creatività dei partecipanti per generare idee e soluzioni innovative, e progettare un esperimento su piccola scala che possa fornire una risposta chiara.
Il risultato di questa fase è una soluzione (un’ipotesi in termini scientifici) che:
• migliora l’accesso, la qualità dell’assistenza e l’inclusione sociale
• è economicamente sostenibile
• integra diversi settori del welfare
L’esperimento deve essere fattibile perché:
• ci sono i partner giusti
• risponde a criteri SMART (Specific, Measurable, Achievable, Relevant, Time-bound) e Key Performance Indicators a lungo termine, a breve termine e di progetto
• ha una timeline chiara e delle milestone chiare
• ha un budget e i finanziamenti necessari
La soluzione viene messa in pratica su piccola scala in una o più località nello stesso paese o in paesi diversi. Durante tutta la sua durata, l’esperimento viene monitorato, costantemente misurato e, se necessario, modificato, al fine di valutare tutti gli aspetti dell’ipotesi che viene testata. I risultati vengono raccolti e discussi, e l’impatto della soluzione viene attentamente valutato in base ai criteri definiti nella fase precedente.
Il risultato di questa fase è o una soluzione che si è dimostrata sufficientemente buona da essere ampliata oppure, se l’esperimento ha dato un risultato negativo, avremo imparato qualcosa che ci aiuterà a trovare un approccio migliore al problema.
In questa fase la Fondazione si impegna in attività di advocacy per condividere i risultati del lavoro con istituzioni e aziende private. Promuoviamo il cambiamento favorendo partnership e collaborazioni, lavorando a stretto contatto con le parti interessate per costruire il consenso necessario e per influenzare i processi decisionali.
Lavoriamo anche per aumentare la consapevolezza sui temi affrontati nella nostra ricerca e nel nostro esperimento fra i gruppo di cittadini che ne sono interessati. Attraverso iniziative come campagne pubbliche, programmi educativi e sensibilizzazione della comunità, vogliamo informare e coinvolgere le persone, dotandole di conoscenze e risorse per creare un cambiamento positivo e migliorare la loro qualità di vita.